Andrea Frediani - La dinastia. Il romanzo dei cinque imperatori

Come promesso ecco una piccola recensione sul libro "La Dinastia . Il romanzo dei cinque imperatori", un grande romanzo storico di Andrea Frediani che quì ci riporta a vivere la vita della famiglia Giulio-Claudia che tenne in potere Roma con cinque imperatori consecutivi, imperatori che dopo Ottaviano Augusto, capostitite della famiglia, hanno conosciuto una rapida decadenza mostrandosi sempre più meno adatti al ruolo che dovevano ricoprire.

In questo romanzo Andrea Frediani lascia in secondo piano la narrazione delle battaglie per addentrarsi maggiormente negli squallidi intrighi di corte che hanno caratterizzato quel periodo.

Si parte come detto da Ottaviano Augusto, che dopo aver raggiunto il potere massimo ha come unico obbiettivo quello di rafforzare il potere della propria famiglia e di solidificare le frontiere dell'Impero così da permettere a Roma di trascorrere un periodo di pace come non gli succede da diverso tempo, è proprio Ottaviano l'esponente più illustro della famiglia e che riesce a tenere Roma sotto il suo controllo per più tempo rispetto agli esponenti della famiglia Giulio-Claudia che gli susseguirono.
Ad Ottaviano succederà Tiberio, molto riservato e diffidente che instaurerà, soprattutto nei suoi ultimi anni di vita, un vero e proprio regno del terrore, con omicidi ed esili che coinvolgeranno molti personaggi illustri del periodo, Tiberio rappresenta comunque l'unico degli esponenti della famiglia che riesce a mandare avanti l'impero in modo sufficiente, dopo di lui infatti si susseguiranno tre imperatori per niente adeguati ai poteri che riceveranno.
A Tiberio succede infatti Caligola, un giovane viziato e ubriaco di potere che semina il terrore e il malcontento con i suoi eccessi e le sue decisioni senza alcuna logica, la sua carica però dura solo pochi anni dato che viene assassinato durante una congiura.
Dopo la morte di Caligola viene messo al potere Claudio, vittima delle trame di pretoriani e soprattutto di donne ambiziose come Agrippina, che mira ad essere quello che Livia è stata per Ottaviano (Livia era ritenuta in grande considerazione dall'Augusto ed è sicuramente la donna più importante di quel periodo), ed a insediare a capo dell'impero suo figlio Nerone, che successivamente spera di manipolare a suo piacimento.
Ma Nerone non è affatto malleabile come si aspettava Agrippina e durante il suo regno uccide indiscriminatamente nobili romani e membri della propria famiglia tra cui la moglia e la madre, passerà alla storia inoltre come l'uomo che incendiò Roma.

Frediani ci racconta nei minimi particolari gli scandali, gli intrighi e i tradimenti che hanno visti come protagonisti i rappresentanti della famiglia Giulio-Claudia per tutto il tempo che rimarranno al potere.

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