Il vessillo di porpora


Dopo aver parlato poco tempo fa della Legione degli Immortali, il libro d'esordio di Massimiliano Colombo, oggi voglio porre la vostra attenzione sul suo secondo libro, Il vessillo di porpora, che ci porta a rivivere i fatti accaduti durante la rivolta di Boudicca durante il 61 d.C. sia dalla parte dei romani, soprattutto con Marco Quintinio Aquila, un veterano in congedo della XX legione, sia da quella degli stessi britanni con Boudicca stessa e con i principali esponenti delle tribù presenti in britannia.

Il romanzo ci porta a scoprire la politica che Roma tiene nei confronti delle tribù locali per sottometterli al dominio romano, la scintilla che fa scattare la rivolta è la morte di Prasutago, capo degli Iceni e marito di Boudicca, che nel suo testamento distribuiva equamente i suoi averi nei confronti della sua famiglia e di Roma, il testamento però secondo i romani non poteva ritenersi valido e spogliò e i principali nobili e la regina, quest'ultima umiliata e fatta frustare davanti a tutti, dei loro averi.
Ripresasi dopo le percosse subite, Boudicca inizia ad unificare tutte le principali tribù della britannia per scacciare i romani dall'isola e parte alla conquista degli insediamenti romani con una moltitudine i guerrieri carichi d'odio e stufi delle continue umiliazioni a cui gli stessi romani li hanno sottoposti.

Massimiliano Colombo rende partecipe il lettore delle importanti vitttorie ottenute dai ribelli e ci racconta in modo magistrale tutto lo svolgersi della rivolta fino allo scontro finale, che vedrà i principali personaggi del romanzo schierati nelle due frazioni pronte all'ultima battaglia.

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